What is This Thing Called Jazz?
Suoni afro-americani tra oralità, scrittura e audiotattilità
Di conseguenza, i processi musicali jazz possono essere ripercorsi attraverso la nozione di «intermediarietà» poprio perché non dominati dalla parola scritta, né dalla pura oralità. Piuttosto, la loro essenza reinterpretativa (attraverso la presenza degli «standards») può essere letta come la ritualizzazione perpetua di un modello originale assente (secondo Nancy, Stiegler, Szendy): un atto sovversivo nei confronti della visione «scrittocentrica» dell’occidente, una sovversione che si staglia nel cuore di questa cultura e getta uno sguardo profondo sulla sua identità.